“Esiste il destino?”
Non so più come rispondere a questa domanda.
Esiste il destino quando incontri, rincontri persone che
appaiono e scompaiono, piccoli terremoti in una serenità solo apparente?
Esiste il destino quando, ad un bivio, si esita, domandandosi
quale sia la strada da percorrere?
Esiste il destino quando si cerca disperatamente il proprio
posto nel mondo?
Colpi al cuore, domande senza risposta, etichette non
applicabili: alla ricerca della propria fetta di vita.
Senza trovarla, almeno
al momento.
Avrò aperto la finestra abbastanza?
Sentimenti intensi, irragionevoli, attrazioni inspiegabili,
non diluibili, non aggirabili.
Wilde diceva che l’unico modo per liberarsi da una
tentazione è cedervi.
Non so se sono d’accordo: odio le dipendenze.
Ricomparire all’improvviso, gioco degli specchi, misurare la
profondità di un sentimento, metterlo alla prova, sondarlo.
E porsi domande.
Accettare, accontentarsi. O domandare sempre di più?
Continuare a cercare qualcosa che si avvicini all’ideale.
Sarò poi in grado di decifrare il libretto di istruzioni?
Quotidianità e aspettative, attese e occasioni…Mancate?
“There is
no way to happiness: happiness is the way”.
Ho letto su una cartolina stamattina.
tutti ci chiediamo se esista un destino,se cio' che facciamo e' incanalabile in qualche strada predefinita,se poss o meno decidere il nostro futuro..perche'?..forse perche' cerchiamo di costruire quella felicita' che sembra sempre irragiungibile..senza capire che e' forse vero che nn si puo' aspirare alla felicita' perche' nn si tratta di una meta ultima ma di una precondizione delle nostre azioni..bisogna scegliere di essere felico, affrontare la vita con il sorriso e cercare di trasmettere agli altri la propria felicita'...non aspirare alla felicita'ma rincorrere i propri sogni con felicita'...
RispondiEliminamarianna