domenica 24 giugno 2012

Aldilà del mare, su un’isola perduta…Che stavolta c’è


                                                                Isola di Magerøya, Norvegia



Freddo, vento, pioggia.
Sensazioni forti, vuoti da riempire: alla ricerca dell’essenziale, in una terra dove tutto conta. L’importanza del sole, il dolore del vento, la forza del grigio del cielo: in balia delle condizioni atmosferiche.
Laghi ghiacciati, storie di troll, di arcobaleni e pentoloni.
Tracce di renne: sperdute, si nascondono.

Aldilà del mare, della terra, su un’isola perduta, che stavolta c’è.
Si torna umani, a Capo Nord: ci si libera del superfluo, si capisce che una città non basta, per tornare in se stessi.
Clima freddo si riflette, ologramma, condizionando pensieri.
Scoprirsi umorali se il sole manca; stanchi, se non si trova ciò che si cerca.
Discorsi sul futuro: incerto, difficile, indolenza nel cambiare, dubbi.
Cercare il proprio posto: nel mondo, nel Nord, in un luogo o in nessuno, purché sia.

Viaggio strano, questo in Norvegia: alla ricerca di paesaggi ai confini del mondo, dove per il freddo, il vento, la pioggia vedi molto poco…Fuori.
E allora impari a guardare in te stesso.

“Non esiste il brutto tempo, ma soltanto abiti non adatti”, ripetono i Norvegesi.
Saprò imparare a procurarmi ciò di cui ho davvero bisogno?

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