Ciudad de México, DF, Distito federal, o semplicemente México:
quel che resta, nella metro piena, in un vagone solo per donne, sono gli occhi
che lacrimano, per lo smog e la nostalgia.
Mercati
aztechi e simboli maya, il presidente Juarez e i sacrifici umani, la tenacia
di Frida e la sfrontata verità del suo Sergio, di quel Riveira che negli anni
venti nascondeva Trotzkji e urlava la rivoluzione, schiacciandola per sempre
contro il muro del Palacio Nacional.
Tutto nei murales di Città del Messico, sussurrato negli
occhi dei potenti, nella rabbia di una verità bifronte, oscurata (anche allora)
dai mezzi di comunicazione, tra le falsi oasi del successo, di fronte alla
morte senza risurrezione di una chiesa perduta.
Messico e nuvole, oltre tre piani celesti: lo Zocalo sorge su nove mondi sotterranei, incastonato tra chiese e templi aztechi, nel centro
dell'universo maya. Sopra la metro, nel centro del Templo Mayor c'è
Tenoclithan.
Messico
senza nuvole, oltre la metro afosa del Distrito Federal,oltre gli umori di 22 milioni di persone che respirano la
capitale, verso le carreteras in ginocchio, ad aspettare che gli indigeni tolgano
le tende. Mexcal, tequila e tacos
al napal, una musica dipinta di blu su una parete azteca,tra agavi e cactus, le
direzioni in un richiamo di zucca per chiedere agli spiriti di far ritorno. Ci
si affida alle bamboline vudoo e alle pozioni del Mercato della Sonora: l'angelo
guaritore e il diavolo consolatore a braccetto, alla ricerca della felicità.
Messico e nuvole, “lejos de Dios, acerca del diablo”: all’orizzonte la "Bestia" che rincorre il il sogno americano, dalla
Baja California per alimentare i santi: sei colori per cinque candele, per le richieste
degli abitanti di San Juan Chamula. 112
milioni di persone, 15 milioni di indigeni, 65 etnie in questo Messico che con
gli scheletri ride, e sulle tombe festeggia con teschi di zucchero.
Anche noi moriremo un giorno, ridendo.
Messico e nuvole sopra la sabbia bianca di Tulum, tra miscelada e tabasco, tra tortugas y mantarallas: più dolce di un ricordo, duro come un addio quando il
mare è in tempesta.
Zanzare e tartarughe giganti socializzano nelle acque
nitide di Isla Mujeres.
Anche
questa e' libertà.
San Juan Chamula
Palenque
Lo Zòcalo, DF
Chiapas
il linguaggio sincopato e le immagini che scorrono davanti agli occhi come diapositive, i colori violenti di Frida e di Riveira, le immobili piramidi dei templi Maya che si stagliano nel cielo come sentinelle suscitano strane sensazioni , ma danno l'idea di questo grande paese pieno di contraddizioni.
RispondiEliminaDavvero un ottimo Post.. Ottimo Blog di Viaggi
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