Dalla regia mi consigliano di abbandonare il lirismo che mi
contraddistingue per abbracciare nuove metodi creativi…Ovvero l’autoironia.
Miniatura (zoologica) romano-milanese
Bus a metano verde fiammante: da brava romanaccia in vacanza
non ho il biglietto.
Salgo lo stesso, sperando nella buona sorte. Ma il grillo
parlante della mia coscienza mi assale: più martellante di una zia ottantenne logorroica,
più appiccicoso di un pata fix, uccide sul nascere ogni mia velleità da novella
fuorilegge.
Mi guardo attorno, circospetta, e domando: “Qualcuno ha un biglietto da vendermi? Non ho fatto in tempo a comprarlo”.
Mi guardo attorno, circospetta, e domando: “Qualcuno ha un biglietto da vendermi? Non ho fatto in tempo a comprarlo”.
Bugia…Fortuna che il Signore è misericordioso. Ma i
controllori no.
Metodo Montecarlo: chi più rapidamente mi offrirà l’agognato
cartoncino arancio?
Tre contendenti si fanno avanti. Ad aggiudicarsi in premio il
mio più intenso sorriso è un distinto signore dall’aria tipicamente milanese:
completo Boggi, ventiquattrore, ipad, Ipod e auricolare.
Il burro cacao al lampone e l’aria da (finta) brava ragazza
pagano: il mio salvatore in blu mi ha offerto la corsa, alla faccia dell’inospitalità
grigia di Milano.
Buon pomeriggio, da un freccia bianca, in rotta verso Sud.
Brava Natalia, sfata qualche stereotipo... Anche se quelli sui milanesi son difficili da sfatare! PB
RispondiElimina...Beh, diciamo che i milanesi hanno una scorza dura, o almeno così sembra...ma mai fermarsi alle apparenze: anche i ferrero rocher a prima vista non sembrano così buoni...;););)!
EliminaBrava Nati!!! Io approvo la regia, mi ha fatto molto sorridere questo pezzo!!!
RispondiElimina...HO un ottimo mentore!!!!...(GRAZIE!!;)
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