Passano i giorni e sempre più mi sento a posto, nel mio posto: in un'altra casa, diversa da quella vera, ma sempre più mia.
Alcuni momenti duri, tanto lavoro e qualche arrabbiatura, ma si dimentica tutto dopo una chiacchierata con una nuova amica e una cupcake.
Ci si sente felici conoscendosi pian piano, scambiandosi saluti, modificando idee e cambiando punti di vista, coniando parole in spagnolo, inglese e francese, nella mia nuova famiglia del decimo piano, un mix di colombiani, peruviani, guatemaltechi, haitiani e spagnoli.
Un puzzle che prende forma attraverso i consigli, le rassicurazioni, gli aiuti di persone che mi conoscono poco, ma che già mi vogliono bene, mentre le giornate si riempiono tra alberi di natale, vagabondaggi prenatalizi e feste di compleanno.
Un pezzo di pizza per ricordarmi che è sabato e non rompere le tradizioni: oggi giornata di puro shopping, abbracciando l’America tra le buste colorate di un outlet.
Sei giorni e si parte: il conto alla rovescia è cominciato…!
Altalena di sensazioni in bilico fra fede e speranza....
RispondiElimina"La Fede non è una forma affievolita di credenza o di conoscenza; non è fede in questo o in quello, la Fede è la convinzione in ciò che non è stato ancora provato, è basata sulla facoltà di conoscenza e di comprensione che penetra oltre la superficie e coglie l'essenza.
Sperare significa essere pronti in ogni momento a ciò che ancora non è nato e anche a non disperarsi se nulla nasce durante la nostra vita. "
(E.Fromm - La Rivoluzione della speranza)