Avrei dovuto prendere un aereo oggi.
Sarei dovuta volare a Ginevra per un
tirocinio prestigioso, ma non retribuito.
Avrei dovuto preparare le valige, 20 kg per i prossimi tre mesi.
E invece no.
E invece, dopo mille cambi di destinazione,
dopo la ricerca casa a Washington, New York, Torino e Ginevra, si cambia rotta,
ancora una volta. Dimostrando a tutti, soprattutto a me stessa, che si può, si
deve poter cambiare.
Roma, di nuovo. Anche se ormai mi sono
convertita all’ipad, penso spesso in inglese e non so come farò senza piste
ciclabili.
Nell'ultima
settimana ho realizzato molte delle cose che da tempo ingigantivano la mia to do list: Ho rinunciato ad ogni idea
di master e mi sono iscritta a un corso da reporter, ho creato un altro blog di
consigli di viaggio ( http://traveleasyguides.blogspot.it/), ho trovato il coraggio di mettere ordine nei bagagli (fisici e mentali)
di nove mesi altrove, ho riaperto diari, cominciato seriamente a scrivere, e
finalmente, ho creato il sito del lavoro dei miei sogni (http://www.nataliapazzaglia.com/)
Dicono che sia il caso, il destino,
e che certe volte è bene tornare.
Un anno e mezzo fa avrei pagato oro
per restare in Italia; negli ultimi due mesi ho tentato disperatamente di fermarmi
a Dc. Sono tornata, pensando di riprendere un aereo nel giro di dieci giorni: prima
verso Washington, poi destinazione Ginevra.
E invece lunedì si comincia a Roma.
Quando un paio di persone mi han
detto che ho le idee molto chiare sul futuro, ho sorriso.
Se sapessero tutto quello che c'è
dietro...
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