Una barca in balia della tempesta, un’ Alice in una
partita a scacchi senza regole: tra pioggia e neve, stenta ad arrivare la
primavera, qui negli States.
Oltreoceano, si cerca di affidarsi, a fatica, tra applications,
pranzi e cover letter, con un biglietto di ritorno in Italia e la voglia di
restare qui. Si prova a comporre da soli la lista delle priorità, trovando il
coraggio di uscire prima dal lavoro, perché una passeggiata con qualcuno venuto
da lontano vale più dell’assurda pretesa di soddisfare se stessi.
Hanno acceso il fuoco stasera, in questa rowhouse
sulla 13, tante carte riunite insieme davanti ad un bicchiere di vino. Un giro
di notte ai confini, per abbracciare con gli occhi ciò che di solito non si
vede, oltre il Mall, i centri commerciali e i monumenti, verso le strade ancora
pericolose del South East.
Oltre il confine, anche se fuori fa freddo.
E nuove
guide all’orizzonte, mentre chi resta oltreoceano guarda stupito alla finestra.
Servirà? Torneremo?
Continueremo a lasciarci ammaliare dal richiamo di casa?
Ma è già tempo di rimettersi in cammino, sempre alla ricerca
del nord, anche se il cielo è grigio e il sole stenta a spuntare.
Andrà come andrà, anche oltreoceano arriverà la
primavera.
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