lunedì 4 marzo 2013

Darsi tempo...prima della battaglia



Darsi tempo, per parlare con sé.
Cogliere l’occasione di descriversi e scuotere chi guarda, rabbrividendo di freddo, in questo wend di inizio marzo. Cogliere l’ occasione di parlare, per una volta non distratta dalle bandiere del Campidoglio, dalle strade larghe (ora deserte), dai cortili che abbracciano i tanti musei.
Darsi tempo per confondersi tra la gente sulla 14, senza perdere l’orientamento dopo 3 margarita al lost society, senza sentirsi sperduta anche se è notte e la luna non c’è, non più affamata dopo una jumbo pizza, rianimata dopo una passeggiata in collina.
Darsi tempo per sentirsi stanchi e per dormire fino a tardi, per non esserci sempre, per non essere sempre all’altezza. Darsi tempo per guardarsi, anche dove la luce non c’è, per accettarsi, né più né meno di altri, semplicemente diversi. E scoprire quanto è difficile capire, gli altri e il loro modo di essere, le tue amiche latinoamericane già ad aspettarti, mentre tu cominci ad arrivare in ritardo. E ci saranno sempre alcune cose che nessuno apple store potrà dare, e alcuni errori che nessuna  politica di resa acquisti americana potrà mai riparare.
Con i piedi per terra, e lo sguardo in alto, continuare a sperare, e a pregare…
Prima della battaglia.





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