giovedì 3 maggio 2012

"I must be gone and live or stay and die"

                                                    
“I must be gone and live or stay and die”   
-William Shakespeare-



Comincia così questo blog, un po’ per caso, un po’ per determinazione, un po’ perchè certe volte sembra destino che le cose avvengano.
Comincia così, semplicemente, perché troppe parole mi stanno ultimamente vagando per la testa, ed ho bisogno di un aiuto per metterle in ordine.
Comincia così, semplicemente, senza pretese, perché cercando la perfezione credo si rischi troppe volte di restare a guardare…
Comincia così, semplicemente, perché era arrivato il momento: vento in poppa, ora di levare l’ancora.


Perché si chiama così? Perché proprio “Viaggi interiori”? Beh, perché chiunque abbia fatto un viaggio, fosse pure “attorno alla propria stanza”, sa bene che, come ricordava qualcuno, “il vero viaggio di scoperta non consiste nell’esplorare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”…
Ed ecco, credo io di aver visto, come tutti noi del resto, un numero ragguardevole di terre, e che ora sia arrivato, invece, il momento di avere il coraggio di modificare i miei occhi.


Su cosa, mi domanderete?
Beh…Su tutto: dal cornetto e cappuccino la mattina che può trasformarsi in una colazione bio equa e solidale, alla raccolta differenziata che risparmierà tanti alberi di questa piccola grande terra, dal sorriso non più di circostanza rivolto al barbone all’angolo della strada (sì, proprio quello che ci troviamo di fronte ogni mattina, all’ingresso della metropolitana, quando andiamo di fretta e vorremmo solo essere già arrivati a destinazione) alle parole da trovare quando la collera ci prende, e vorremmo avere la possibilità di chiedere “l’aiuto del pubblico” per tirarci fuori dai guai.


E perciò, miei cari compagni di viaggio (interiore o superficiale, reale o immaginario, sconvolgente o ordinario), eccoci qua, a condividere un’avventura.
Perché sì, in verità è per voi che comincia questo blog, per tutti quelli che hanno letto quello che ho scritto in queste ultime settimane, che mi hanno aiutato, ascoltata, incoraggiata. E, soprattutto, che hanno saputo aggiungere brandelli di sogno all’ordinaria quotidianità, che hanno saputo risvegliare in me paesaggi invisibili condividendo con me i loro pensieri, che mi hanno permesso di entrare, in punta di piedi, nei loro mondi segreti, aprendomi la porta delle loro vite.


Beh, ecco, voilà. Credo sia tutto, per stasera: penso di essere stata sufficientemente poetica e prolissa, come mio solito.
No, ecco, un’ultima precisazione: questo blog comincia ora, qualche minuto dopo la mezzanotte di questo quattro maggio, senza un perché in particolare, salvo l’avere, questa sera (sarà colpa dell’ultimo libro appena cominciato??) una frase che mi risuonava meticolosamente per la testa, a mò di mantra. “Non potremo mai dare il permesso ai nostri sogni di realizzarsi se non saremo noi i primi a crederci”…


E con questo, davvero, buonanotte…E sogni d’oro.

1 commento:

  1. Nuvole...
    in questo luogo sospeso dal tempo,
    che si ferma per un solo istante a guardarci dentro...
    Ci chiediamo: perché ho rallentato?
    e poi tutto riparte e scorre veloce - ma se non ci fossimo fermati,
    quel fragile momento sarebbe stato inutile e vano
    e adesso,
    saremmo persi.

    Grazie Natali e mille auguri per questo luogo virtuale ma non troppo,
    denso di emozioni e parole.
    Selene

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