“Attenzione agli
imprevisti: fonti di guai o occasioni di nuovi incontri?”
Elena ha sempre odiato i lunedì mattina.
I rimpianti per un weekend privo dell’agognato riposo, la
lista dei buoni propositi per la settimana, le scartoffie che la attendono in
ufficio.
Borsa di finta pelle grigia al braccio, occhiali Ray Ban per
nascondere le occhiaie (ieri notte ha visto quattro puntate di “How I met your mother”), sente di aver
dimenticato qualcosa. Tipico, e il treno sta per arrivare.
Si è scordata la trousse a pois bianchi e viola (adora i
colori, specialmente se fuori moda) sulla scrivania, ed ora è certa che la sua
giornata andrà a rotoli. Cerca di consolarsi richiamando alla mente l’oroscopo
letto di fretta, ingurgitando un caffè al ginseng (in tazza grande, macchiato
freddo, mi raccomando), sfogliando il giornale gratuito distribuito in metro (perché
non si può non essere informati).
“Attenzione agli imprevisti: fonti di guai o grandi
occasioni di nuovi incontri?”. Criptico,
come sempre. Nuovi incontri: al massimo una vecchietta ansiosa di raccontarle
la storia della sua vita.
Elena sale sul treno: grazie al cielo, per il momento,
nessun anziano all’orizzonte.
Rapido sguardo di ricognizione per accaparrarsi un posto:
“Posso sedermi?”.
“Si, certo. Bella giornata, vero?”. Le sorride un ragazzino…
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