mercoledì 9 maggio 2012

Miniatura (zoologica) romano-milanese


Dalla regia mi consigliano di abbandonare il lirismo che mi contraddistingue per abbracciare nuove metodi creativi…Ovvero l’autoironia.

Miniatura (zoologica) romano-milanese

Bus a metano verde fiammante: da brava romanaccia in vacanza non ho il biglietto.
Salgo lo stesso, sperando nella buona sorte. Ma il grillo parlante della mia coscienza mi assale: più martellante di una zia ottantenne logorroica, più appiccicoso di un pata fix, uccide sul nascere ogni mia velleità da novella fuorilegge.
Mi guardo attorno, circospetta, e domando: “Qualcuno ha un biglietto da vendermi? Non ho fatto in tempo a comprarlo”.
Bugia…Fortuna che il Signore è misericordioso. Ma i controllori no.

Metodo Montecarlo: chi più rapidamente mi offrirà l’agognato cartoncino arancio?
Tre contendenti si fanno avanti. Ad aggiudicarsi in premio il mio più intenso sorriso è un distinto signore dall’aria tipicamente milanese: completo Boggi, ventiquattrore, ipad, Ipod e auricolare.

Il burro cacao al lampone e l’aria da (finta) brava ragazza pagano: il mio salvatore in blu mi ha offerto la corsa, alla faccia dell’inospitalità grigia di Milano.

Buon pomeriggio, da un freccia bianca, in rotta verso Sud.

4 commenti:

  1. Brava Natalia, sfata qualche stereotipo... Anche se quelli sui milanesi son difficili da sfatare! PB

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    1. ...Beh, diciamo che i milanesi hanno una scorza dura, o almeno così sembra...ma mai fermarsi alle apparenze: anche i ferrero rocher a prima vista non sembrano così buoni...;););)!

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  2. Brava Nati!!! Io approvo la regia, mi ha fatto molto sorridere questo pezzo!!!

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