mercoledì 27 novembre 2013

Unfrequently Asked Questions



Non siate timidi e rispondete!!(Esiste anche l'opzione "risposta anonima!)
1) I film/ libri più bello che abbiate mai visto/letto?
2) Tre cose che vi rendono felici.
(La redazione consiglia una scelta tra: nutella, un regalo inaspettato, una birra al momento opportuno, un amico che vi raggiunge dall altra parte della città perché sa che avete bisogno di parlare, un abbraccio, un gatto).
3)Se doveste scegliere una musica per la vostra vita, quale scegliereste?
4)Il regalo più bello che abbiate mai ricevuto
5) La frase più bella e/o quella a cui siete affezionati
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Unfrequently asked questions

Don't be shy and answer: 
1) the best movie ever watched/ book eve read
2) three things that make you happy (our favorites are: Nutella, an unexpected gift, a beer when needed, a friend that comes to support you in a bad moment, a hug, a cat)
3) if you had to choose a music for your life, which song would you go for?
4) the best gift you ever received
5) your favorite quote



martedì 19 novembre 2013

Let's run away




2 AM, sabato, Chelsea.

Keyra viene dalla Nigeria, lavora a Londra da cinque mesi: pulisce i bagni di un club, combattendo con ragazze che il sabato sfogano nell’ alcool la rabbia di ore e ore di overworking.
Non ne può più ma non ha altra scelta.
"Sono venuta qui per mettere da parte soldi ma spero di tornare presto nel mio paese: laggiù tutto va bene, solo l'economia non va".
Londra e' bella, affascinante sotto le luci di Natale di Carnaby Street, illusoria nelle musiche di Oxford Circus. Ti chiede l'anima, Londra, vendendola nelle costose boutique di Christopher Place, e ti lascia vuota dopo due cocktail e un paio di shots.

"Ci ho pensato tanto alle volte in cui mi sono mancati dei punti di riferimento, a tutte le volte in cui mi sono sentita persa, una piccola bambina sperduta. E ho scoperto quanto fa male elemosinare l' affetto, quanto vuoto resta quando chi credevi importante se ne va. Ma, se qualcosa ci è stato tolto, tanto anche ci è stato dato…..Ma non sappiamo mai per quanto"
Mi ha guardata e ha sorriso, Keyra.

"Goodnight Darling, take care".
E ha continuato così, col prossimo bagno.
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2 AM , Saturday , Chelsea.

Keyra comes from Nigeria, she has been working in London for five months, cleaning the toilets of a club, fighting with girls drunken on Saturday nights, the weekdays of overworking to forget. Keyra doesn’t like here but she had no choice.
" I came here to put money aside but I hope to return home soon. Everything is fine in my country, it’s just the economy that is bad. I want to come back as soon as possible”.
London is beautiful, charming under the Christmas lights of Carnaby Street, magic in the music of Oxford Circus. London asks for your soul , selling it in the unique boutiques of Christopher Place, and leaves you empty after two cocktails and a couple of shots .

"I thought of home every time I miss my points of reference, all the times I feel lost, looking for my place. In these months I' ve discovered how much it hurts to beg love and the void that remains when important people fade away. But, if something is missing, a lot has been given to me. But I don’t know how long it will last.

She looked at me and smiled.

" Goodnight Darling , take care" .
And she turned to the next bathroom.

lunedì 11 novembre 2013

Londra- Wake me up


"All this time I was finding myself, 
but I didn't know I was lost" (1)
Dicono che certe città parlino al cuore, e che altre ti mettano al muro, strappandoti tutte le parole. 



Mi ha sempre fatto uno strano effetto, Londra. 
Come quando bevi dal calice amaro della catarsi e non sai se reggerai l'urto,se sarà purificatore o ti farà a pezzetti, tagliata a lamelle dal ritmo delle partenze.
Londra ti scuote, ti risveglia martellandoti con una pioggerellina battente, e poi ti mette alla prova con quel suo cielo grigio che non lascia posto per le soddisfazioni facili e le gioie passeggere. Apre la mente, Londra, con quell'innegabile slancio delle situazioni che obbligano a cercare oltre una via d'uscita, fosse pure con la fantasia. Dicono che ci si venga per fare carriera: un paio d'anni senza vita, quindici ore di lavoro al giorno senza spazio per nient'altro, nemmeno nel weekend, da passare al desk o prosciugando anima e portafoglio in qualche club.
Si può scegliere di dimenticare se stessi, a Londra, o di fare i conti con le occasioni,tra gli young professionals fuggiti da quei paesi di cui dovrebbero essere il futuro. A Londra si arriva per perdersi, o ritrovarsi, sperando che qualcuno ci svegli al momento opportuno. Perché è solo fermando il movimento che si capisce dove andare, che si scopre quello a cui si tiene di più.
"Dont worry Camerun, we will stop the recession" si legge in metropolitana.
Ci sveglieremo, un giorno.
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"All this time I was finding myself , 
but I did not know I was lost"  (1)

Certain cities seem to have the power to speak to our hearts, while others put you in the corner, London has always had a strange effect on me. Like a bitter sip of medicine, either healing through its strength or weakening for its strong consequences. London shakes you, awakening with its pouring rain, challenging with its gray sky that leaves no place for easy satisfactions. It opens the mind, with its undeniable momentum, forcing you to seek more than a way out, at least with your fantasy. So many are those who come here pursuing their career, choosing to spend a couple of years away from real life. Each day, they spend fifteen hours working. Nothing else, not even during the weekends, in front of the desk or draining their soul and wallet in a posh Chelsea’s club.
In London you can choose to forget yourself, or to deal with opportunities, hidden among young professionals who fled from countries that should be their future. You can come here to get lost, or to look for yourself, hoping that someone will wake up at the right moment. Cos it’s only stopping the movement that you can understand where to go, and what you really care about.
" Don’t worry Cameron , we will stop the recession" It’s written in the subway .
We'll wake up, one day.


1 Avicii "wake me up" 

lunedì 4 novembre 2013

Novembre


"Io non lo so dove vanno i morti. Ma so dove restano"
Weekend lungo dei morti, "tra temperature estive, ultimo sole, viaggi e gite fuori porta", dicono i telegiornali. 
Ma c'è anche aria d' autunno, tra colori forti, castagne e ricordi.
Ieri ho visto "Viaggio a Kandahar" e ho pensato alle mine, alla speranza e alla ditta Augusta, alla noncuranza di chi vive in una piccola fetta di mondo serena.
"Se i muri sono alti, il cielo lo sarà sempre di più' ", e "se un giorno ti chiuderanno in prigione, tu chiudi gli occhi e fuggi via lontano"
Certe persone riempiono la nostra vita con la loro assenza.
O forse ci spingono, ci spingeranno sempre, a guardare in alto.

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"I don't know where deads go, but I know where they remain.
Long weekend of holidays, "last chance of sun, short trip and seaside walks" the news say.
But also, that's autumn time, with strong colours and persistent memories.
I saw "Jouney to Kandahar" yesterday. And I thought about mine, war and about the Italian company "Augusta". And I thought of this serene piece of world far from there.
"If walls are high, the sky will always be higher.
And if one day you'll find yourself in a prison, close your eyes and escape".
Some people fill our lives with their absence.
And they will always srive us to think higher.