venerdì 22 giugno 2012

Aspettare l'estate


                                                                                  Norvegia, Isole Lofoten


“Silenzi luminosi, che dicono più di quel che tacciono (...)
Quell’improvviso armistizio dopo il frastuono della giornata, incontro aldilà di ogni contingenza, momento di silenzio raccolto: la nostra voce finalmente identica a se stessa.
Si crede di tornare a casa, e invece si torna in se stessi.
Mollati gli ormeggi, ci si lascia portare dal vento, e il vento è la nostra voce.
Ora siamo qui: finalmente insieme, finalmente altrove”.

-Daniel Pennac, Come un Romanzo-


Nuvole intrappolate in crinali di montagne, casette colorate, maree, prati scuri.
Notti polari e soli di mezzanotte, merluzzi, rosse chiese protestanti: isole silenziose, massicci solitari.
Acqua fredda di corrente, conchiglie, sabbia bianchissima.
Vichinghi, navi e potere, azzurro vento del Nord.
Giallo di soffioni: aspettare l’estate, mentre il sole tramonta, lento.
Strade di montagna che portano al mare, osservando il tramonto, colorando isole.
Risvegli sonnacchiosi tra una montagna e un lago, sogni a metà dal finestrino di un bus: viaggio a pelo d’acqua tra tunnel sottomarini e strade che costeggiano cascate.
La luce dura alle Lofoten, isole senza notte.


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