domenica 14 aprile 2013

Nel mio porto quiete

                   Washington, National Gallery of Art


Puzzle di pensieri di fronte a Monet, Seurat e ai Pre Raffaeliti, ringraziando il cielo che in queste giornate esistono i musei. Da 20 a 75 gradi fahrenheit in 3 giorni, di sera a picniquear ai cherry blossom, la notte sul dondolo in terrazzo.
Ci sarà una ragione per la quale tutti lodano il clima del bel paese.

In bici sulla sopraelevata, un padrenostro impaurita, a casa grazie ad uno sconosciuto: angeli che non abbandonano, neppure oltreoceano. Lotte contro il malocchio al bikesharing, guardando in cagnesco l americana smart e il suo ultimo dock: la prossima volta non aspetterò il verde. Asado e Pisco a Arlington, in una bella casa in mezzo alle foto di Matilde: si riposeranno mai i miei colleghi di lavoro?
Impegnarsi per il riciclaggio anche a Washington: "Solo un anello della catena"', che non scende a compromessi sui propri valori, proprio perché c e sempre chi ti ricorda che “nulla mai cambierà”.

Sto cominciando ad apprezzare le mie nottate in bianco, aiutano i pensieri.
Sono davvero pronta a cambiare il mio profilo su fb?
Quando imparerò a lasciarmi andare e divertirmi?
Ma voglio davvero solo divertirmi? E, se la risposta e no, saprò accettarne le conseguenze?

"Ti ho detto che non mi pìace la birra!"
Rimorsi o rimpianti, di fronte alle ninfee, ricordando Monet e un quadro da bambina...
E troverò anch io nel mio porto quiete.



1 commento:

  1. Lasciare i rimorsi a chi ha sbagliato volutamente e ricordare Prévert "...sciocco come i rimpianti, tenero come il ricordo...."

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