domenica 23 dicembre 2012

Verso casa...




Passano White Christmas alla radio: odore di cinnamon roll, di caffè e di Natale. Valige di regali, alberi, luci e decorazioni sopra le porte dei gates. Tempo di tonare a casa, a quella vera. Due mesi intensi come una vita, sfuggenti come un miracolo, metamorfosi nascosta dietro un biglietto d’aereo.
Quanto si può cambiare senza ingannare se stessi?
Quante e quali sfide accettare sul proprio cammino?
Mettersi in gioco, ricominciare, per caso o per fortuna. Differentemente, per gioco del destino.
Scoprirsi duri come la roccia e fragili come un castello di sabbia, mentre la marea si avvicina. Accettare i propri limiti e scendere a compromessi: con se stessi, soprattutto. Sorridere, ridere e ricominciare: ogni giorno di più, senza guardarsi indietro, con gli occhi aperti a tutto quello che verrà. E svegliarsi di colpo, scoprendo di aver già trovato degli amici, rendendosi conto che Dc non è poi così fredda e che Georgetown ricorda l’Europa.
22 dicembre,  2012. JFK: eight hours left.
Ora di tornare a casa, in tempo per Natale.

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